Si è tenuta il 30 maggio a L’Aquila, nella bella sala ipogea del Palazzo dell’Emiciclo, Sede del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, la cerimonia di premiazione dei vincitori dellOttava Edizione del Premio Luigi Zordan indimenticato docente di Architettura Tecnica  che operò nell’Ateneo dell’Aquila, premio promosso dall’Università degli Studi dell’Aquila e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) e sostenuto a vario titolo da istituzioni pubbliche e private, ordini professionali, associazioni di categoria, imprese del panorama regionale e nazionale e associazioni scientifiche in ambito accademico, e tra queste anche il CTA. Per l’occasione è stata inaugurata nella Sala Navata la mostra delle tesi di laurea pervenute, aperta al pubblico fino al 7 giugno.

Il calendario della giornata ha previsto, oltre agli interventi dei sostenitori e dei partner dell’iniziativa tra cui Ar.Tec. e OICE, tre seminari tenuti rispettivamente dall’Arch. Fokke Moerel, Partner dello Studio MVRDV, dall’Ing. Giorgio Lupoi, Presidente OICE e CEO di Studio Speri, e dall’Ing. Riccardo De Col, Presidente del CTA, il quale ha svolto un intervento dal titolo: “CTA: 75 e non li dimosta”. La relazione ha riassunto in breve le vicende intrecciate della rivista Costruzioni Metalliche e dell’Associazione CTA a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale ai nostri giorni, una rinascita che ha visto l’acciaio protagonista di alcune delle più iconiche costruzioni moderne. L’ing. De Col ha concluso il suo intervento affermando che ora il compito più importante per l’Associazione è il coinvolgimento di giovani ingegneri e architetti che abbiano la stessa passione per il lavoro che ha animato quasi settant’anni fa il gruppo che volle fondare il CTA.

Il Premio Luigi Zordan, attivo dal 2008 e di cui è coordinatore scientifico il Prof. Renato Morganti, è stato riorganizzato a partire dalla sesta edizione nell’intento di allargare la partecipazione oltre che agli ingegneri edili-architetti, anche agli ingegneri edili, agli ingegneri civili e agli architetti. Appositamente ridenominato “Ingegneria e architettura: progetto e costruzione”, ha visto partecipanti all’ottava edizione 53 tesi di laurea magistrale provenienti da 20 Atenei italiani.

I 3 vincitori e gli 11 tra meritevoli e menzionati, rappresentano efficacemente il panorama nazionale dei neolaureati nell’ambito della progettazione architettonica e strutturale. Il premio è articolato in due sezioni e ognuna di esse comprende più sottosezioni dedicate rispettivamente a tesi di laurea, progettuali o teorico-sperimentali.

Per la prima sezione, “Progetto e costruzione in architettura”, la cui commissione giudicatrice è composta da Fokke Moerel, Giuseppe Mazzaglia, Pierluigi De Berardinis, Tiziana Poli, Alfonso Giancotti e Renato Morganti, è risultata prima classificata Bianca Mascellani, con la tesi “Abitare la transizione. Progettazione di un involucro strutturale collettivo” (IUAV – Istituto Universitario di Architettura di Venezia), aggiudicataria dello stage presso MVRDV. Nella graduatoria di merito seguono Fabrizio Veneruso, secondo classificato con la tesi “Canopée – Proposta di un nuovo isolato ad Ivry-sur-Seine” (Università degli Studi di Ferrara); Francesca Maria Lombardi, terza classificata con la tesi “Proposte di riconversione dell’ex Tabacchificio ATI-Transco di Cervinara” (Università degli Studi di Napoli Federico II). Le menzioni sono state attribuite a: Debora Emili, con la tesi “Recupero e rifunzionalizzazione dell’ex Istituto Poligrafico e Zecca di Stato a Roma” elaborata assieme a Simona Santarelli (Università degli Studi dell’Aquila); Andrea Silvestrini, con la tesi “Il risveglio del borgo fantasma – Rigenerazione del borgo di Celleno nell’Alta Tuscia attraverso la definizione di una metodologia declinabile in contesti simili” (Politecnico di Milano); Matteo Carzaniga, con la tesi “MAIO 4.0 Progettazione di spazi abitativi e ricettivi per ecoturismo mediante sistemi anti-sismici in CLT e Timber Frame” (Politecnico di Milano); Simone Paro, con la tesi “La progettazione del ciclo di vita: applicazione della metodologia LCA e di buone pratiche di DfD al caso studio della Circular Tower a Burgdorf” (Politecnico di Torino); Alessandra Bruno, con la tesi “Absorbing Heterotopia – reactivation process of Edifici Mondo” (Politecnico di Milano).

Per la seconda sezione, dal titolo “Originali concezioni strutturali e/o innovativi sistemi costruttivi”, la commissione giudicatrice è composta da Giorgio Lupoi, Mario De Miranda, Camillo Nuti, Roberto Di Marco, Amedeo Gregori e Danilo Di Donato.

Per la sotto-sezione B1, dedicata alle tesi di laurea progettuali, è risultata prima classificata Veronica Guerra, con la tesi “Valorizzazione di Palazzo Gaglioffi: progetto integrato per il recupero e la protezione sismica mediante sperimentazione di tecnologie innovative” (Università degli Studi dell’Aquila), aggiudicataria dello stage presso Studio Speri. Nella graduatoria di merito segue Gabriele Fichera, con la tesi “Progettazione mediante metodologia BIM di un intervento di riqualificazione con tecnologia e-SAFE” (Università degli Studi di Catania).

Per la sotto-sezione B2 dedicata alle tesi di laurea teorico-sperimentali, è risultata prima classificata Annachiara Fasolino, con la tesi “Self locking modular system” (Università deli Studi di Napoli Federico II), aggiudicataria del premio in denaro. Nella graduatoria di merito segue Sandro Menicagli, secondo classificato con la tesi “Automated design of segmented concrete shells” (Università degli Studi di Pisa). Le menzioni sono state attribuite a: Giulia Agnoletto, con la tesi “Le chiese chiuse di Venezia: prospettive di riuso tramite l’utilizzo di strutture platform frame in legno. Applicazione ad un caso studio” (Università degli Studi di Padova); Giovanna Colangelo, con la tesi “Megastrutture Plug-in: un sistema ibrido per l’edilizia residenziale” (Università degli Studi di Firenze).