Prof. Federico M. Mazzolani, Prof. Antonio Formisano
Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, Università di Napoli Federico II

Le leghe di alluminio sono state per lungo tempo considerate materiali secondari nel campo delle costruzioni civili, principalmente per via della scarsa conoscenza delle loro proprietà strutturali e per la mancanza di normative adeguate che ne regolassero l’utilizzo. Fino al 1978, infatti, le leghe di alluminio non avevano trovato applicazioni significative come materiali strutturali, poiché non esistevano indicazioni chiare e precise che ne stabilissero le modalità d’impiego in edifici e infrastrutture. Fu solo con la pubblicazione nel 1978 delle Prime Raccomandazioni Europee per le Strutture in Alluminio che si iniziò a prendere in seria considerazione le loro potenzialità applicative nel settore delle costruzioni.
Negli anni successivi, lo sviluppo normativo sulle strutture in lega di alluminio si è fortemente rafforzato, culminando nel 2022 con l’emanazione della seconda generazione dell’Eurocodice 9. Questo codice normativo fornisce linee guida dettagliate per la progettazione delle strutture di alluminio, rendendo ancora più affidabile l’applicazione di questo materiale in progetti strutturali anche complessi.
Parallelamente, l’evoluzione dell’Eurocodice 8, normativa europea per la progettazione in zona sismica, ha introdotto un nuovo capitolo dedicato a fornire i criteri specifici per l’impiego di costruzioni realizzate con le leghe di alluminio in zone a rischio sismico. Le suddette normative hanno offerto una base solida e affidabile per la progettazione di strutture di alluminio, rendendola una scelta valida e sicura anche in contesti dove la resistenza nei riguardi dei terremoti è un imprescindibile requisito progettuale.
Parallelamente all’evoluzione normativa, si è assistito alla realizzazione di importanti progetti con strutture in alluminio. Alcune di queste opere, caratterizzate da un’innovativa integrazione dell’alluminio in contesti strutturali complessi, hanno ricevuto premi internazionali e stabilito nuovi primati nel campo dell’ingegneria civile. Questi progetti hanno dimostrato non solo la fattibilità dell’uso dell’alluminio per la realizzazione di grandi opere, ma anche i vantaggi ottenuti sfruttando le sue qualità distintive, quali la leggerezza, la resistenza alla corrosione e la facilità di ottenere le più svariate sezioni grazie al processo di estrusione.
 In questo contesto innovativo si colloca la realizzazione del primo edificio residenziale in Italia, e probabilmente in Europa, con struttura sismo-resistente interamente realizzata in lega di alluminio. Questo progetto rappresenta un evento pionieristico nel panorama delle costruzioni, poiché è la prima volta che un edificio destinato ad uso abitativo sfrutta completamente le potenzialità delle leghe di alluminio per garantire la sicurezza strutturale in campo sismico. La progettazione di questo edificio, che utilizza le normative sopra menzionate, dimostra come l’alluminio possa rappresentare una valida alternativa all’acciaio, da sempre considerato il materiale metallico di riferimento per le strutture antisismiche.
Il presente articolo descrive nel dettaglio il sistema prefabbricato concepito per la realizzazione di questo edificio residenziale. Il sistema strutturale è stato sviluppato dall’azienda TM Group Srl e rappresenta una soluzione innovativa nel campo delle costruzioni antisismiche. Il sistema è caratterizzato dall’impiego esclusivo di profilati estrusi di alluminio, che vengono assemblati mediante collegamenti meccanici. Questo tipo di configurazione consente di creare una struttura pendolare, capace di sopportare esclusivamente i carichi gravitazionali.
Per la dissipazione dell’energia sismica vengono inserite lastre di alluminio con funzione di controventi sismo-resistenti, che vengono opportunamente posizionate in pianta al fine di regolarizzare il comportamento strutturale e che risultano collegate tramite viti auto-perforanti ad alcune colonne dell’edificio. […]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche n. 5/2024