Ing. Marco Serra, Ing. Alessandro Francesco Rossi
BMS Progetti s.r.l., Milano

La riqualificazione di edifici adibiti al terziario con ormai più di 50 anni di vita, determinata dall’esigenza di offrire ambienti di lavoro moderni e di migliorare l’efficientamento energetico dei fabbricati, comporta spesso notevoli ripercussioni anche sulle strutture portanti degli stessi, che da un lato devono conformarsi alle nuove esigenze architettoniche e dall’altro devono essere rinforzate per rispettare i criteri delle Norme Tecniche per le Costruzioni vigenti, ben più stringenti rispetto alle normative in vigore più di 50 anni fa.
In questo contesto si inquadra l’intervento di riqualificazione riguardante un complesso direzionale di proprietà di Allianz S.p.A., realizzato a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso e composto da 5 edifici compresi tra Via Santa Sofia, Corso Italia e Via Sant’Eufemia a Milano. Gli immobili sono stati la sede di Allianz fino al 2017.
Questo articolo illustra gli aspetti più salienti del progetto svolto su uno di essi, denominato “B1”, con specifico approfondimento sulle opere in carpenteria metallica: tra di esse, in particolare, figurano la sopraelevazione dell’edificio, ottenuta mediante una struttura portante tridimensionale interamente in acciaio, e la formazione di un nuovo atrio di ingresso a tutta altezza che accoglie una nuova scala metallica elicoidale a servizio dei vari piani. La complessità del progetto strutturale, che spazia dall’obbligo di adeguamento sismico dell’edificio allo studio degli effetti delle vibrazioni indotte dal passaggio dei treni della nuova linea metropolitana M4, è stata risolta attraverso l’ausilio di analisi non lineari agli elementi finiti mediante il software Midas GEN, distribuito in Italia da Harpaceas.

1. INTRODUZIONE
Il complesso di edifici compresi tra Via Santa Sofia, Corso Italia e Via Sant’Eufemia a Milano, fu progettato e realizzato a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso ad opera degli architetti Gio Ponti, Piero Portaluppi e Antonio Fornaroli. Il lotto, che copre una superficie in pianta di circa 15000 m2, è costituito da quattro edifici pluripiano, di altezza e geometria diverse, denominati “A”, “B1”, “B2” e “B3” e disposti attorno ad un cortile interno, sotto il quale trovava spazio un’autorimessa.
Gli edifici, che si presentano in modo piuttosto disomogeneo per linguaggio, materiali e colori, costituivano la sede centrale della compagnia assicurativa RAS, oggi Allianz S.p.A. la quale ha il suo quartier generale nella Torre Allianz a Milano (figura 1).
Il progetto di riqualificazione è nato dall’esigenza di rivisitare gli spazi interni ed esterni in chiave moderna, migliorando la fruibilità degli ambienti e perseguendo gli obiettivi di massimizzazione dell’efficientamento energetico. L’approccio architettonico alla riqualificazione del lotto ha preservato gli edifici “A”, “B1” e “B2”, la loro destinazione d’uso ad uffici e alcune caratteristiche peculiari delle loro facciate, ma introducendo un nuovo volume in sommità dell’edificio “B1” (figura 3), ricostruendo l’ultimo livello dell’edificio “A”, modificando i layout interni e realizzando, negli edifici “A”, “B1” e “B2”, nuovi atri di ingresso a tutta altezza caratterizzati da scale elicoidali metalliche.
Per l’edificio “B3”, il cortile interno e l’autorimessa interrata, invece, è stata prevista la demolizione e ricostruzione in sagoma. Questi interventi hanno provocato un forte impatto sulle strutture portanti esistenti degli edifici, comportando l’obbligo di adeguamentosismico dell’intero complesso (figura 2).[…]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche, n. 1/2025.

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