Ing. Aldo Milone, Prof. Raffaele Landolfo
Università di Napoli “Federico II” – Department of Structures for Engineering and Architecture (DIST) – Napoli, Italy

Il processo di revisione che ha investito tutti gli Eurocodici strutturali si appresta ad oggi al suo completamento. La seconda generazione delle norme Europee includerà i principali risultati della ricerca scientifica con riferimento a tutte le tipologie strutturali ed alle loro tipiche problematiche. In particolare, con riferimento al fenomeno della fatica, particolarmente rilevante nelle strutture da ponte metalliche o miste, è stato di recente diffuso il draft del documento prEN 1993-1-9:2023, il quale sostituirà la corrente versione dell’Eurocodice 3 – Parte 1-9:2005 dedicata appunto alla fatica. Nel presente lavoro sono illustrate le principali novità di tale draft riguardo molteplici aspetti di interesse (ad esempio, l’aggiornamento delle classi di resistenza per i più comuni dettagli strutturali o la sistematizzazione dei metodi di analisi dei giunti saldati basati su simulazioni agli elementi finiti). A tale scopo, è anche mostrato un semplice esempio applicativo per meglio cogliere le differenze tra il prEN 1993-1-9:2023 e le prescrizioni dell’attuale versione dell’EN 1993-1-9:2005.

1. INTRODUZIONE
Il mandato M/515 della Commissione Europea (EC) ha conferito al Comitato Tecnico CEN/TC250 il compito di armonizzare, aggiornare e semplificare le versioni correnti degli Eurocodici Strutturali in virtù (i) dei più recenti progressi della ricerca scientifica e (ii) delle criticità segnalate in quindici anni di utilizzo della precedente generazione delle norme [1].
L’Eurocodice 3 (EN1993), riferimento cardine per il progetto delle strutture metalliche, non fa eccezione in ogni sua parte. Corpose revisioni hanno infatti riguardato sia la struttura dell’EN1993, sia le regole prescrittive e gli Annessi delle singole parti. A tal proposito, giova segnalare che l’aggiornamento del documento principale (Parte 1-1) è già entrato in vigore nel Novembre 2022, inaugurando la seconda generazione degli Eurocodici Strutturali inerenti le strutture metalliche [2].
Tra le varie sezioni soggette a revisione, è di grande interesse la Parte 1-9 [3] inerente la fatica – tema complesso e senz’altro fondamentale con riferimento, ad esempio, alle strutture da ponte.
Diversi miglioramenti sono stati proposti a valle del lavoro del Working Group 9 (WG9 “Fatigue”), il quale è appunto incaricato delle attività istruttorie inerenti l’EN 1993-1-9 in seno al CEN/TC250/SC3 (“Eurocode 3: Design of Steel Structures”) [4]. Come risultato, il draft del prEN 1993-1-9:2023 [5] è ora in fase di inchiesta pubblica (ENQ) prima della pubblicazione definitiva prevista per il 2025.
A tal proposito, in questo lavoro sono illustrate le principali novità della seconda generazione dell’Eurocodice 3 – Parte 1-9 e le connesse implicazioni sulla progettazione a fatica. Al fine di meglio comprendere l’impatto delle modifiche descritte, la presente memoria è articolata in due parti principali. Nella prima di esse (§2 e relativi sottoparagrafi) sono sintetizzate le nuove regole di progetto a fatica in relazione a diverse problematiche (sia concettuali – ad es., armonizzazione delle prescrizioni – sia propriamente tecniche – ad es., effetto dei trattamenti post-saldatura).
Successivamente (§3 e relativi sottoparagrafi) sono mostrati alcuni semplici esempi applicativi di tali regole con relativi confronti rispetto alla prima generazione dell’EN 1993-1-9:2005. […]

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