Prof. Federico M. Mazzolani, Università di Napoli “Federico II”, Napoli, Italy
Prof. Alberto Mandara, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Aversa (CE), Italy

L’articolo riassume i principali risultati raggiunti nell’ambito del Mandato CEN M/515 per la modifica e l’estensione degli Eurocodici esistenti, con riferimento all’Eurocodice 9 (EC9) sulle Strutture in Alluminio (EN 1999). Il processo di revisione ha portato a introdurre ulteriori tipologie strutturali (ponti, coperture, compositi alluminio-calcestruzzo), nuovi tipi di connessione, nuovi materiali e curve di instabilità migliorate. Ciò ha comportato l’aggiunta di numerosi nuovi allegati al testo principale. Le novità sono state previste principalmente per la Parte 1-1, compresi miglioramenti generali, aggiornamenti e semplificazioni, con alcune nuove aggiunte ove necessario. I NDP sono stati ridotti da 89 a 49, mentre nel contempo è stato ottenuto anche un generale miglioramento degli aspetti editoriali e della facilità di impiego della norma.

1. INTRODUZIONE
Lo sviluppo dell’Eurocodice 9 sulle Strutture in Alluminio ebbe inizionei primi anni ‘90 del XX secolo, quando, sotto la presidenza di F.M. Mazzolani, venne istituita la Sottocommissione CEN/TC250/SC9. La prima parte ad essere realizzata fu la parte generale ENV 1999-1-1, mentre poco dopo un’analoga azione veniva intrapresa per le parti relative al fuoco (ENV 1999-1-2) e alla fatica (ENV 1999-2). Negli anni successivi venne completata la fase ENV con lo sviluppo di due parti aggiuntive concepite per soddisfare la crescente esigenza dell’industria europea dell’alluminio di una codificazione specifica riguardante gli elementi formati a freddo e le strutture a guscio. Lo schema definitivo dell’EC9 (EN 1999), dopo il completamento della fase ENV, si presentava composto dalle seguenti cinque parti:
• EN 1999-1-1 Progettazione di strutture in alluminio: Regole strutturali generali;
• EN 1999-1-2 Progettazione di strutture in alluminio: Progettazione strutturale al fuoco;
• EN 1999-1-3 Progettazione di strutture in alluminio: Strutture soggette a fatica;
• EN 1999-1-4 Progettazione di strutture in alluminio: Elementi strutturali formati a freddo;
• EN 1999-1-5 Progettazione di strutture in alluminio: Strutture a guscio.
Di particolare rilievo appariva l’introduzione delle nuove parti 1-4 e 1-5, le cui tematiche, pur ampiamente trattate nella normativa sulle strutture in acciaio, venivano tuttavia per la prima volta incluse in un codice normativo europeo sulle strutture in alluminio. Si intendeva in tal modo venire incontro all’ampio utilizzo degli elementi in parete sottile e delle strutture a guscio sia in campo civile che industriale, non trascurando particolari applicazioni nel settore dei trasporti e dello stoccaggio. La prima versione EN dell’EC9 venne approvata nel 2007 e poi rivista nel 2009 [1]. Qualche anno dopo, nel 2011, un analogo documento dedicato alle strutture in alluminio (le Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Strutture di Alluminio) veniva pubblicato anche dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) [2], dando luogo in tal modo ad un riferimento normativo specifico anche in ambito nazionale. […]

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