Marco Peroni, Irene Fabbi
Marco Peroni Ingegneria, Via S. Antonino 1, 48018 Faenza (RA), Italy

Questo articolo si occupa del miglioramento sismico della scuola media “Europa” di Faenza, che è stato concepito attraverso un uso intensivo di strutture in acciaio e rinforzi. Il progetto è stato caratterizzato dall’inserimento di telai trasversali in acciaio, alti quanto l’intero edificio, al fine di migliorare il comportamento scatolare della struttura esistente.

GLI INSEGNAMENTI che noi ingegneri abbiamo tratto nel corso del tempo dal terremoto, in particolare riguardo le strutture in muratura, ci hanno permesso di comprendere come la collaborazione tra gli elementi strutturali costituisca la vera forza della muratura nei confronti dell’azione sismica. Per fare in modo che tutte

le pareti lavorino contro le forze orizzontali è perciò necessario rendere scatolare la configurazione geometrica dell’edificio, ovvero ripensarla come composta da volumiscatole l’uno affiancato all’altro e con pareti non troppo distanti tra loro. Molto spesso gli edifici pubblici e in particolare scolastici della prima metà del ‘900 hanno una configurazione a pareti longitudinali “tagliate” da un numero limitato di pareti trasversali, aspetto non vantaggioso a livello di resistenza antisismica soprattutto nel caso di dover rispondere ad un adeguamento strutturale.
È il caso della scuola Europa di Faenza, plesso scolastico di istruzione primaria ricavato in una ala del seminario della città, un fabbricato la cui realizzazione data la fine degli anni quaranta con inaugurazione nel 1953. Il Comune di Faenza ha incaricato il nostro studio di revisionare una vecchia vulnerabilità sismica eseguita sul fabbricato rilevando le criticità strutturali dell’edificio (che per il vero non era poi, di partenza, così male) e fare in modo di rendere la porzione di fabbricato interessata dalla scuola e dai suoi servizi idonea dal punto di vista sismico secondo le attuali norme che prevedono di arrivare ad almeno il 60% della resistenza sismica di progetto. […]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche, n. 5/2020.

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