Arch. Sara Michelotti
Politecnico di Milano, Department of Architecture, Built environment and Construction engineering (DABC), Milano, Italia

IKEA Westbahnhof a Vienna si distingue per la sua flessibilità, che le permette di rispondere rapidamente alle esigenze di una società in continuo cambiamento, creando uno spazio dinamico e innovativo che evolve insieme agli utenti.

UN PROGETTO DI RI-CENTRALIZZAZIONE
Lo spazio urbano contemporaneo è sempre più profondamente condizionato dall’interazione di processi economici, politici e sociali che includono dinamiche trasformative spesso caratterizzate da consistenti interventi di demolizione e ricostruzione. Il settore del commercio al dettaglio si colloca al centro di questi processi a causa della continua innovazione nell’offerta di servizi, dei cambiamenti nei comportamenti di acquisto dei consumatori, dei progressi tecnologici e dei ricorrenti interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana. Questi fenomeni si manifestano attraverso cicli di concorrenza, complementarità, decentralizzazione e ri-centralizzazione, influenzando l’organizzazione e lo sviluppo della pianificazione urbana.
La crescente rapidità con cui si assiste oggi alla costruzione e alla dismissione dei grandi centri commerciali, noti anche come shopping mall, ne mette in evidenza il carattere effimero; simboli di modernità e consumo, essi sono chiamati a una veloce trasformazione in rispostaai repentini cambiamenti nelle esigenze sociali e nei comportamenti dei consumatori. Si tratta di insediamenti sempre più imponenti caratterizzati da flussi consistenti di visitatori che richiedono, un crescente livello di integrazione con le infrastrutture collettive urbane.
Gli store IKEA possono essere considerati un caso particolarmente rappresentativo delle problematiche che tradizionalmente si riscontrano nell’insediamento dei centri commerciali: tipicamente situati ai margini delle aree urbane e in prossimità di svincoli autostradali, si caratterizzano per un’architettura funzionale e priva di ambizioni. La progettazione è essenzialmente orientata a massimizzare l’accessibilità e il flusso logistico, trascurando qualsiasi forma di dialogo con il contesto urbano circostante. Questi centri si presentano come entità isolate, disconnesse dalla vita cittadina e incapaci di integrarsi nel tessuto sociale delle comunità in cui si trovano. […]

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