Ing. Giovanni Costa, Ing. Leonardo Balocchi, Ing. Andrea Manzi
Steel Project Engineering S.r.l. – Livorno, Italia – info@steelproject.it

Questo articolo presenta il sistema costruttivo brevettato(*) con carrovaro top-down in grado di realizzare sia le fondazioni che l’impalcato del ponte agendo solo dall’alto, minimizzando l’impatto sull’ambiente in fase di costruzione. L’articolo contiene un focus specifico sulla struttura principale dell’attrezzatura, costituita da due cassoni monocellulari paralleli lunghi 96 m e di altezza pari a 3,3 m. Le travi longitudinali sono collegate tra loro da tre traversi scatolari, uno posteriore,uno ai due terzi della luce e uno anteriore. Per ottimizzare la sezione e ridurre le frecce verticali, è previsto un sistema di strallatura composto da 4 stralli e 2 piloni centrali. Nel complesso, l’attrezzatura è lunga circa 100 m, larga 25 m e alta 17,5 m quando è completamente estesa. Il peso totale è di circa 1200 t. L’innovativo metodo costruttivo è utilizzato nella parte più sensibile del nuovo ponte Nichuptè a Cancun per circa 700 m (20 campate lunghe circa 35 m). Il sistema consente di salvaguardare l’ambiente in una riserva naturale protetta, inaccessibile dal basso.

1. IL METODO COSTRUTTIVO TOP-DOWN E LA SUA EVOLUZIONE
La preparazione di accessi adeguati alle aree di cantiere di fondazioni e pile è una problematica importante nell’ambito della costruzione di ponti e viadotti ed è una sfida che diventa altamente critica nel caso di zone lagunari ed aree ad alto valore ambientale.
Il sistema costruttivo con carrovaro top-down, sviluppato a partire dagli anni ‘70, si propone come un’alternativa in grado di realizzare sia le fondazioni che l’impalcato del ponte agendo solo dall’alto, minimizzando gli impatti ambientali e garantendo, al contempo, una notevole economia. Il sistema, nato inizialmente per la realizzazione di pontili marini, è stato poi sviluppato da DEAL per la costruzione di ponti con impalcati a travi e fondazioni con pali battuti in calcestruzzo, come nei progetti di Washington Bypass negli Stati Uniti nel 2007 (figura 1) o il progetto Gran Manglar in Colombia nel 2015 (figure 2-3).
In questi progetti, grazie al sistema top-down, il palo prefabbricato in cemento armato precompresso viene prelevato dalla campata posteriore già costruita, ruotato in posizione verticale e infisso attraverso l’utilizzo di un martello. Una volta completata la battitura dei pali, una coppia di argani/gru a portale che scorrono sopra le travate principali dell’attrezzatura, consentono il varo dei pulvini e delle travi prefabbricate dell’impalcato. Attraverso un sistema di scorrimento su rulliere, l’attrezzatura è in grado di autovararsi e portarsi in posizione per la costruzione della fondazione e della campata successiva. […]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche, n. 1/2025.

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