Architect, PhD Anna Dalla Valle
Politecnico di Milano, Department of Architecture, Built environment and Construction engineering
Milano, Italy
La soluzione è The Twist, un’opera costruttiva che si slancia con un movimento plastico e ricurvo per congiungere gli argini del fiume Randselva e proporsi come naturale estensione del parco delle sculture a Kistefos, in Norvegia.
Progettare oltre i limiti convenzionali
Un modello iconico e innovativo in ottica di multifunzionalità è il complesso The Twist (figura 1), progettato dallo studio di architettura danese BIG – Bjarke Ingels Group e dalla società di ingegneria strutturale inglese AKT II. Qui, l’architettura non solo assolve alla sua funzione di ponte pedonale coperto, composto dai nuovi spazi espositivi realizzati in sospensione sul fiume, ma addirittura diventa un’opera scultorea, grazie alla forte componente plastica che la contraddistingue. Il connubio tra architettura e arte va quindi oltre, richiamando la bellezza della tridimensionalità in congiunzione alla funzionalità, fino a trasformarsi in un’infrastruttura da vivere.
Non è un caso che The Twist appartenga al complesso museale di Kistefos in Norvegia, commissionato da clienti afferenti al mondo dell’arte e sviluppato da progettisti orientati all’innovazione e alla sperimentazione. Da tempo, infatti, si sentiva l’esigenza di creare una struttura museale più grande e moderna, atta a mostrare arte internazionale di alta qualità ormai non più esponibile all’interno del Museo Kistefos esistente. Inoltre, dato che con gli anni il parco delle sculture si era naturalmente espanso a valle, su entrambi i lati del fiume che costeggiano il museo, si avvertiva il bisogno di realizzare un secondo ponte per collegare e chiudere i percorsi. L’idea di fondere queste due esigenze in un unico edificio è stata proposta dagli architetti di BIG, conquistando con i disegni di concept la committenza e innescando il processo di progettazione integrato. Obiettivo era di realizzare il nuovo edificio espositivo tale da fungere anche da secondo ponte nel parco delle sculture, formando un anello continuo lungo le sponde del fiume (figura 2). Nasce così The Twist, perfetta sintesi tra galleria d’arte, ponte e scultura, che trova espressione in un unico complesso architettonico (figura 3). Come allude il nome, la soluzione è data da una semplice torsione di 90° del volume dell’edificio, che consente alla strutturadi sollevarsi dalla riva inferiore e boscosa del fiume a sud fino alla zona collinare a nord. A circa 3 km a valle di Randsfjorden e 40 km a nord di Oslo, si concretizza quindi un percorso continuo nel paesaggio, ove entrambi i lati dell’opera fungono da ingresso principale, mentre la forma scultorea attraversa il fiume Randselva. Tale espediente consente ai visitatori, dopo aver ammirato nel parco le opere site-specific di artisti internazionali, di apprezzare e attraversare The Twist, quale naturale estensione del parco, accrescendo l’esperienza immersiva degli ospiti e raddoppiando lo spazio espositivo interno di Kistefos.
Il nuovo museo di circa 1.000 metri quadrati complessivi si estende per 60 metri attraverso il fiume, configurandosi come una successione di tre spazi espositivi, chiamati: Closed Gallery, Twist Gallery e Panorama Gallery. Accedendo dall’ingresso a sud, i visitatori entrano nello spazio a doppia altezza della Closed Gallery, una galleria priva di luce diurna ma con visuali chiare sull’intero edificio fino all’ingresso nord (figura 4). La Twist Gallery costituisce la parte centrale dell’edificio dove, grazie alla torsione del volume, i soffitti diventano pareti e le pareti si trasformano in soffitti, mettendo in connessione i due spazi espositivi adiacenti. All’estremità nord dell’edificio, si trova invece la Panorama Gallery, contraddistinta da ampie superfici trasparenti che offrono una vista sul fiume e sul paesaggio, mettendo in stretta relazione il visitatore alla natura circostante (figura 5).[…]
Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche, n. 6/2022.