Si sono appena concluse le XXIX Giornate Italiane della Costruzione in Acciaio organizzate dal Collegio dei Tecnici dell’Acciaio (CTA), ed è giunto il momento delle prime riflessioni. Il congresso si è svolto a Milano, nello splendido centro congressi della Fondazione Cariplo, vicino al Duomo e al Teatro alla Scala, concludendosi nel terzo e ultimo giorno al Politecnico di Milano, il quale ha accolto con onore la presenza di questo storico e prestigioso evento.
È stata la prima volta in cui il congresso si è svolto a Milano, città natale dell’attuale presidente del CTA Ing. Riccardo De Col. Come da attese, la risposta è stata ottima da parte di tutti gli attori coinvolti nel CTA, ovvero ingegneri e architetti provenienti dai tre settori che costituiscono l’associazione (università, professione e industria). Anche in questa edizione il tratto distintivo del congresso si è riconfermato: giovanissimi dottorandi e ricercatori hanno partecipato con entusiasmo e gioia ai lavori, al fianco di professori e professionisti di nota esperienza, figure di memoria storica e fondamentale, non solo del CTA ma della costruzione in acciaio italiana.
Dopo i saluti istituzionali dell’Ing. Michele Capè in rappresentanza dell’Ordine degli Ingegneri di Milano, e dell’Ing. Caterina Epis presidente di Fondazione Promozione Acciaio, Il congresso è stato aperto dalla relazione ad invito del Prof. Giulio Ballio che ha mostrato e discusso come stia diventando sempre più difficile attirare nuove leve nel campo dell’ingegneria civile e dell’architettura. Ballio ha sottolineato come le università di tutta Italia stanno perdendo molti iscritti in questo settore e di conseguenza anche gli studi professionali hanno difficoltà a trovare giovani ingegneri da far crescere. Sicuramente una realtà dura ma che deve portarci a collaborare tutti insieme per far tornare in auge il nostro mestiere. A seguire, nella relazione del Prof. Mario de Miranda sono stati presentati alcuni dei più importanti esempi di costruzioni in ferro e acciaio nel panorama milanese, come lo stadio Meazza di San Siro con la sua favolosa copertura e la stazione centrale di Milano, simbolo unico delle costruzioni metalliche del passato. In chiusura delle relazioni della prima mattinata l’Ing. Mauro Eugenio Giuliani ha presentato alcune delle sue più importanti e spettacolari realizzazioni in cui il materiale acciaio ha avuto un ruolo predominante.
L’apertura della mattina della seconda giornata è avvenuta con la relazione del Prof. Emidio Nigro, il quale ha presentato un argomento molto importante nel mondo delle costruzioni metalliche e che talvolta viene dimenticato: la resistenza strutturale antincendio.
Anche in questa edizione non sono mancati i contributi internazionali portati dal Prof. Milan Veljkovic, TU Delft-Olanda, che ha presentato una nuova tipologia di connessione in uso nelle torri eoliche off-shore, e dall’Ing. Ron Klemencic, Magnusson Klemencic Associates-Seattle, che ha presentato un intervento dal titolo “Steel Advancements Changing the World”. In chiusura della mattina, l’ing. Turrini ha presentato le sue attività con l’associazione Bridges To Prosperity, impegnata nello sviluppo di soluzioni per la costruzione di strutture e infrastrutture in paesi sottosviluppati.
In questa edizione hanno avuto un ampio spazio anche tre tavole rotonde che si sono svolte nell’Auditorium, le quali hanno permesso un interessante confronto diretto tra i relatori coinvolti e i numerosi uditori in sala. La prima, focalizzata sul ruolo strategico dell’acciaio in alcune realizzazioni speciali, è stata moderata dall’Ing. Bruno Finzi. La seconda, moderata dal Prof. Mario de Miranda, è stata incentrata sulle opere infrastrutturali. Infine la terza, focalizzata sullo stato di avanzamento degli Eurocodici di nuova generazione, è stata moderata dal Prof. Raffaele Landolfo, e sono intervenuti noti docenti italiani per esporre le modifiche presenti all’interno delle nuove normative: il Prof. Claudio Bernuzzi per l’EC3, il Prof. Mario D’Aniello per l’EC8, l’Ing. Riccardo Zanon per l’EC4 e il Prof. Alberto Mandara per l’EC9. La seconda giornata si è infine conclusa con l’intervento del Prof. Federico M. Mazzolani con la sua prolusione storica sull’evoluzione degli Eurocodici negli anni.
Oltre alle relazioni ad invito e alle tavole rotonde, le sessioni parallele hanno rappresentato il cuore pulsante dell’evento. Sono state presentate in tutto 130 memorie divise in 5 sessioni parallele. I temi trattati hanno spaziato dagli argomenti più classici, come la progettazione antisismica, la progettazione per fatica o la progettazione di strutture in parete sottile, fino a questioni più moderne quali la stampa 3D, la digitalizzazione e la sostenibilità. Quest‘anno inoltre sono stati introdotti con successo anche 5 minisimposi tematici (sostenibilità, gridshells, leghe, vento e riuso) in cui gli esperti dello specifico argomento hanno potuto scambiare opinioni e condividere le ricerche in atto. Purtroppo, non abbiamo spazio e modo di discuterle tutte in questo articolo, ma alcune di esse saranno raccolte e pubblicate nei prossimi numeri della rivista Costruzioni Metalliche.
L’ultimo giorno è stato dedicato ai corsi di aggiornamento professionale con due seminari dal titolo “L’uso consapevole dei programmi di calcolo nella pratica quotidiana” e “Progettazione sostenibile: Acciaio e soluzioni innovative per il futuro delle costruzioni”. Si può capire già dal loro titolo che in entrambi i corsi si sono toccati temi molto importanti e attualissimi, che rispecchiano quanto incontriamo ogni giorno nel nostro lavoro.
Infine, non sono mancati i momenti di convivialità che caratterizzano da sempre il congresso CTA, dove si riesce sempre a scambiare piacevoli chiacchere con i colleghi. Questi momenti hanno trovato il loro apice nella cena sociale organizzata presso il ristorante Don Lisander, durante la quale, tra un risotto al salto ed una guancia di maiale, sono stati consegnati 5 premi per la miglior tesi di laurea, il premio per il miglior articolo, il premio per il miglior design e il premio per il miglior design votato dai partecipanti durante il congresso, una piacevole innovazione voluta dal Prof. Attilio de Martino.
Si può concludere questa rassegna affermando che l’edizione meneghina del congresso ha avuto un bilancio più che positivo sotto ogni punto di vista, vedendo una crescita sostanziale degli iscritti e delle persone coinvolte in tutte le giornate congressuali. Si è respirata una maggior consapevolezza dell’importanza dell’Acciaio nelle costruzioni soprattutto in chiave futura dove la sostenibilità e il riuso giocheranno ruoli di primaria importanza nel nostro mondo, come sottolineato anche dal titolo stesso del congresso “ingegneria e architettura delle strutture metalliche: nuove sfide tra sicurezza, sostenibilità e digitalizzazione”.
In calce una menzione d’onore per l’ode all’acciaio “Stand on…Steel” composta dal Prof. Alberto Mandara e dedicata al Prof. Federico M. Mazzolani dai suoi Alumni, che in chiusura della prima giornata ha coinvolto e sorpreso piacevolmente tutti i partecipanti.
Marco Simoncelli
Presidente del comitato organizzativo locale